Differenze nella associazione tra Acidi grassi saturi dei fosfolipidi plasmatici e diabete mellito di tipo 2
Esistono prove in conflitto per quanto riguarda l'associazione tra Acidi grassi saturi ( SFA ) e diabete mellito di tipo 2.
In uno studio caso-coorte longitudinale sono state esaminate le potenziali associazioni tra singoli Acidi grassi saturi dei fosfolipidi plasmatici, misurati in modo oggettivo, e diabete di tipo 2 incidente nei partecipanti allo studio EPIC-InterAct.
Lo studio caso-coorte EPIC-InterAct ha coinvolto 12.403 persone con diabete mellito di tipo 2, incidente, e una sottocoorte rappresentativa di 16.154 persone selezionate da una coorte di 340.234 partecipanti europei con 3.99 milioni di anni-persona di follow-up ( studio EPIC ).
È stata utilizzata la gascromatografia per misurare la distribuzione degli acidi grassi dei fosfolipidi nel plasma ( mol% ); i campioni provenienti da persone con diabete di tipo 2 e partecipanti della sottocoorte sono stati trattati in un ordine casuale, e il personale di laboratorio era all’oscuro delle caratteristiche dei partecipanti.
Gli Acidi grassi saturi hanno rappresentato il 46% degli Acidi grassi dei fosfolipidi totali plasmatici.
Nelle analisi aggiustate, diversi singoli Acidi grassi saturi erano associati al diabete di tipo 2 incidente in direzioni opposte.
Gli Acidi grassi saturi a catena pari che sono stati misurati ( 14:0 Acido miristico, 16:0 Acido palmitico e 18:0 Acido stearico ) sono stati positivamente associati a diabete incidente di tipo 2 ( hazard ratio, HR per Acido miristico 1.5, HR per Acido palmitico 1.26, HR per Acido stearico 1.06 ).
Per contro, gli Acidi grassi saturi a catena dispari misurati ( 15:0 Acido pentadecanoico e 17:0 Acido margarico ) sono stati inversamente associati a diabete mellito di tipo 2 ( HR per Acido pentadecanoico 0.79 e HR per Acido eptadecanoico 0.67 ), così come gli Acidi grassi saturi a catena più lunga misurati ( 20:0 Acido arachico, 22:0 Acido beenico, 23:0 Acido tricosanoico e 24:0 Acido lignocerico ), con HR da 0.72 a 0.81.
I risultati erano robusti secondo una serie di analisi di sensibilità.
In conclusione, diversi Acidi grassi saturi dei fosfolipidi plasmatici sono risultati associati al diabete mellito di tipo 2 incidente in opposte direzioni, il che suggerisce che gli Acidi grassi saturi non siano omogenei nei loro effetti.
I risultati sottolineano l'importanza del riconoscimento dei sottotipi di questi Acidi grassi.
È necessaria una migliore comprensione delle differenze nelle fonti dei singoli Acidi grassi saturi provenienti dalla assunzione con la dieta rispetto al metabolismo endogeno. ( Xagena2014 )
Forouhi NG et al, Lancet 2014;2:810-818
Endo2014
Indietro
Altri articoli
Associazione tra Acidi grassi polinsaturi e progressione clinica nei pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica: analisi post hoc dello studio EMPOWER
Gli Acidi grassi polinsaturi ( PUFA ) hanno effetti neuroprotettivi e antinfiammatori e potrebbero essere utili nella sclerosi laterale amiotrofica...
Esiti a lungo termine dell'aggiunta di Luteina / Zeaxantina e Acidi grassi Omega-3 agli integratori AREDS sulla progressione della degenerazione maculare legata all'età: AREDS2 Report 28
Dopo lo studio Age-Related Eye Disease Study 2 ( AREDS2 ), il componente Beta-Carotene è stato sostituito da Luteina /...
Integrazione di Vitamina-D e Acidi grassi Omega-3 di origine marina e malattia autoimmune incidente: studio VITAL
Si è determinato se la Vitamina-D e gli Acidi grassi Omega-3 a catena lunga di origine marina riducano il rischio...
La Vitamina-D e gli Acidi grassi Omega-3 possono ridurre il rischio di malattie autoimmuni
Secondo i risultati di uno studio, gli anziani che hanno assunto Vitamina-D con o senza supplementazione di Acidi grassi Omega-3...
Effetti dell’integrazione di Acidi grassi n-3 nei pazienti anziani dopo infarto miocardico
Un elevato apporto di Acidi grassi polinsaturi marini n-3 ( PUFA ) è stato associato a un ridotto rischio di...
Effetto dell’integrazione di Acidi grassi Omega-3 di origine marina e Vitamina-D nella fibrillazione atriale incidente
La fibrillazione atriale è il disturbo del ritmo cardiaco più comune, continua ad aumentare di incidenza e provoca morbilità e...
Effetto dell’integrazione a lungo termine con Acidi grassi Omega-3 di origine marina rispetto al placebo sul rischio di depressione o sintomi depressivi clinicamente rilevanti
Gli integratori di Acidi grassi Omega-3 di origine marina ( Omega-3 ) sono stati usati per trattare la depressione, ma...
Effetto dell’integrazione di Acidi grassi Omega-3 marini a lungo termine sul rischio di fibrillazione atriale in studi di esiti cardiovascolari
Alcuni, ma non tutti, gli studi randomizzati controllati su larga scala che studiano gli effetti dell'integrazione di Acidi grassi Omega-3...
Associazioni tra concentrazioni plasmatiche di Acidi grassi e schizofrenia
Sebbene gli studi suggeriscano che le concentrazioni di Acidi grassi Omega-3 e Omega-6 siano più basse negli individui con schizofrenia,...
Studio OMEMI: gli Acidi grassi Omega-3 non riducono gli eventi cardiovascolari e la mortalità negli anziani sopravvissuti a infarto miocardico
Gli Acidi grassi Omega-3 non hanno prodotto nei pazienti più anziani con precedente infarto miocardico riduzioni negli eventi cardiovascolari successivi...